domenica 14 luglio 2019

Mantova


Mantova, vista da lontano, sembra una città sospesa nella nebbia dei canali che la circondano. Sospesa fra un illustre passato ed un presente ammantato di ricordi.
Una città calma ed annoiata sui blandi ritmi di provincia



Ed i canali del Mincio, un tempo baluardo difensivo, ora sono l'affaccio di spazi verdi

Mincio

Da qui parte la vista, dove il primo incontro è subito con Palazzo Ducale, luogo in cui  "i Gonzaga intessero trame, si ingrassarono di potere e dimagrirono nel timore di perderlo".


 In origine era costituito da una corte e una fortezza in uno spazio ben definito,



 "successivamente fu riempito, raso al suolo e riempito nuovamente", in un groviglio di cinquecento stanze.
Cuore del centro antico è piazza Sordello

Piazza Sordello

formata da un insieme di palazzi medioevali, eretti dai Bonaccolsi, la famiglia regnante fino al 1328, sconfitta poi dai Gonzaga che ne presero il posto. Non a caso sulla piazza si affaccia, da una parte, un bar di nome Gonzaga, dall'altra, uno dal nome Mantegna, pittore di corte, autore del capolavoro di Palazzo Ducale, la camera degli Sposi

Mantegna, Camera Picta

Proseguendo poco più avanti, si incontra uno dei grandi esempi dell'architettura rinascimentale italiana, la Chiesa di Sant'Andrea

Leon Battista Alberti

Ultima struttura di un sito molto più antico, dove in origine sorgeva un tempio dedicato a Diana. Poi i primi cristiani vi insediarono un'ospizio, in cui Longino trovò riparo, portandovi una fiala col sangue di Cristo. L'ospizio lasciò spazio ad una prima chiesa, su cui Leon Battista Alberti ne progettò un'altra non ultimata.
Pochi passi più a destra troviamo il mercato,  dove sorge la chiesa Romanica di San Lorenzo


Ci sarebbero altri luoghi da raccontare ma, alla pari dei suoi palazzi e monumenti è anche altro che colpisce. L'elegante centro storico è, infatti, percorso da voci di passanti appena udibili, qui la gente non parla ma quasi sussurra, come per un eccesso di discrezione. Così nessuna voce si alza nei mercatini della domenica


mentre il silenzio è totale girando l'angolo di una qualsiasi strada secondaria.


 Però nel silenzio è possibile farsi sorprendere da scorci inattesi, come il cortile di palazzo Ducale, un tempo luogo di gare di cavalli, antica passione dei Gonzaga

Giulio Romano

Con le tipiche colonne tortili, firma di Giulio Romano, grande allievo di Raffaello, che le portò qui da Roma.
La sera il centro si anima di un brulicare di avventori di ristoranti e trattorie

Leon Battista Alberti

perchè a Mantova si mangia bene.
Camminare ora, rende la visita ancora più suggestiva, nel risuonare dei passi fra il silenzio delle strade che, come di giorno, tanto più col buio sono deserte, al di fuori delle vie principali del passeggio

Leon Battista Alberti

Con la possibilità di ascoltare però il passaggio dell'acqua, che percorre la città non solo ai margini ma anche nel cuore.



Fonte: Kate Simon, I Gonzaga - Storia e segreti




martedì 2 luglio 2019

Immagini da un mondo Ferito, mostra del fotoreporter Angelo Calianno

Immagini da un mondo ferito

Il prossimo sabato 6 Luglio ospiteremo, presso il Museo Must di Lecce, la mostra di Angelo Calianno, scrittore e reporter freelace, fondatore del sito di informazione indipendente "Senza codice", a cui Vi rimando per ulteriori approfondimenti :
www.senzacodice.com
Qui la sua intervista a chiusura della mostra: https://www.facebook.com/iridepf/videos/733146507129156/UzpfSTE3NzE1NTAwMjc6MTAyMDYyODM2OTc0ODkyODc/

Immagini da un mondo ferito

Immagini da un mondo ferito

Immagini da un mondo ferito

Immagini da un mondo ferito

Di seguito alcune immagini della presentazione della mostra che è visitabile, gratuitamente, dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 19.00, presso il Museo Must di Lecce

Museo Must, Lecce

Museo Must, Lecce

Museo Must, Lecce

 Museo Must, Lecce

Museo Must, Lecce